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i tre nani!

  
   

     

Vivere è tutto sommato un esercizio abbastanza complesso, al giorno d’oggi.
Ormai sono diversi anni che cerco di riempire con la passione i vuoti quotidiani a cui sono esposto, come del resto tutti gli altri intorno a me.
Sottratto il lavoro quotidiano, ciò che mi resta, ed è poi ciò che da il senso vero alla mia vita, è solo un conglomerato di frammenti interstiziali fra lavoro, funzioni fisiologiche e sonno. In questi pochi attimi devo cercare di esprimere ciò per cui sono venuto al mondo….complesso, direi…
Per riuscire a cogliere tutti gli attimi che mi si offrono durante la giornata, quale scelta migliore che rivolgersi ai tre nani?
Piccoli, bianchi (no, non è una questione razziale), diversi tra di loro, non sono affatto adatti al giardino di casa vostra come si potrebbe pensare, ma piuttosto a farvi cogliere tutti gli attimi possibili.

I tre nani: istruzioni per l’uso.

Nano 1: Korg NanoKey
Carino. Poco più che un giocattolo (sembra), in effetti parrebbe il più scarsino dei tre, il più leggerino come peso, materiali e funzioni (apparentemente).
Leggo il manuale, e scopro molte funzioni “nascoste”, una modalità CC completamente programmabile mediante il software di controllo (non incluso nella confezione, ma scaricabile dal sito Korg cinese gratuitamente): il Korg Control Editor, carino e ben fatto, utile alla configurazione di tutti e tre i Nano Controller.
Attraverso il software, tutti i tasti della keyboard possono essere liberamente assegnabili ad un diverso CC, o impostabili in modalità Toggle (on off), oppure in modalità spot, o infine disabilitato. A sinistra della tastierina, su cui si possono fare fantastici slide con le dita per il ridotto spessore laterale dei tasti, ci sono 6 bottoni quadrati blu, utili a cambiare ottava (il led cambia colore a seconda dell’ottava scelta), ad applicare la modulation e il picth bend (up and down) previsti per il suono selezionato, ed infine ad attivare la modalità CC.

 
Nano 2: Korg NanoPad
Solido e ben costruito, è probabilmente il migliore dei tre, grazie soprattutto alla presenza di un touchpad, su cui sarà possibile effetture rullate, colpi Flam (sdoppiati, come nelle batterie acustiche), alcuni controlli essenziali come volume, pitch bend, modulation etc., e controller liberamente impostabili, sempre attraverso il software Korg Control Editor. Completano e riempono il resto dell’interfaccia 12 pad quadrati gommosi , che possono inviare messaggi di nota, controller, oppure essere utilizzati come semplici bottoni ad una o due posizione, che possono essere quindi impiegati per triggerare loop o i samples oneshot tipiche delle drum machine.
 
 
 Nano 3: Korg NanoControl
Di pregevole fattura, bellino solido, è costituito da 9 fader verticali (tipo mixer), 9 rotativi, 18 piccoli e quadrati, gommosi, retro illuminati, liberamente impostabili (sempre tramite Korg Kontrol Editor). Questa moltitudine di controlli (36), viene inoltre moltiplicata ulteriormente per le quattro scene presenti (36×4=144 controlli), ma non è ancora finita qui: i più importanti sono infatti quelli, retroilluminati, rettangolari e pur sempre gommosi, che consentono di controllare la “sezione di trasporto” presente in uno qualsiasi dei sequencer software disponibili per PC o Mac (io l’ho provato con Reason…perfetto!)

Che dire…sempre che, invece del driver midi standard di XP si utilizzi il driver midi fornito dalla Korg, comperando l’intera famiglia sarà possibile ottenere un mare di funzioni veramente completo, dal controllo di synth, drum machine, sequencer multitraccia etc.etc.. Basta però averne anche solo due, il secondo e terzo nano, per avere tutto il necessario a cogliere l’attimo, sempre, suonando in mobilità.

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