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Korg DSN-12 per Nintendo 3DS

5 ottobre 2014 Lascia un commento

korg dsn12 for Nintendo 3ds

Pochi giorni fa ho scoperto che la Nintendo e la Korg stavano per dare alla luce un nuovo capitolo della lunga serie di sintetizzatori per consolle. In questi anni abbiamo visto in sequenza il DS-10, il DS-10 plus, poi l’M01 ed infine l’M01d, che era una versione migliorata dell’M01 scaricabile per la prima volta in tutto il mondo solo come dsiware (o comunque dall’eshop nintendo per 3DS).

Tanto avevo apprezzato a suo tempo la possibilità di ampliare le funzionalità del DS-10 plus che mi ero comprato apposta il DSi XL… per scoprire poi che la rom del DS-10 plus era localizzata e che in Europa quella stessa versione non sarebbe mai uscita…. quindi per usufruire delle nuove funzionalità del DS-10 plus sarebbe stato necessario avere una consolle dello stesso paese di provenienza della rom (americana o giapponese), e non c’era proprio speranza per la mia consolle europea… Finalmente, con l’uscita di una nuova e migliorata versione non localizzata del Korg serie DS (e quindi uguale in tutto il mondo, perchè distribuita tramite eshop globale via internet), tutte queste limitazioni sono diventate un ricordo del passato: non ci sono più versioni e nazionalità della consolle da controllare, il software viene rilasciato senza il meccanismo di protezione delle zone e sfrutta l’hardware del 3DS XL al 100 % (mentre il DS-10 plus su un DSI XL di zona diversa sfruttava lo stesso hardware di un DS-lite, cioè la dotazione di base, 6 voci invece di 12 possibili teoricamente su quella stessa consolle).

Ecco finalmente un synth Korg a 12 voci (monofoniche) hardware e indipendenti, proprio come il DS-10 plus al suo meglio (cioè in versione espansa su consolle americana o giapponese), ma stavolta in veste ripensata con diverse migliorie in più, e non sono cose da poco….

Vediamo le novità principali.

– gli step di ogni pattern sono stati aumentati a 64 (16 nel DS-10/DS-10 plus), come era stato fatto anche per M01. Questa miglioria ha un peso incredibile sul tipo di articolazione della musica che si riesce a produrre, soprattutto nella sua espressività e complessità.

– gli effetti, aumentati nel DSN-12 a tre impostabili a piacere, possono essere attivati indipendentemente per ciascun canale. Era proprio questa la più grossa limitazione del DS-10/DS-10 plus, gli effetti potevano essere attivati solo per singolo strumento o gruppo (quindi batteria, synth 1, synth 2 o tutto) e non singolarmente  (gli effetti erano in serie, perciò come un unico ‘effettone’ che potevi scegliere di usare o non usare). Tra gli effetti nuovi del DSN-12 un compressore, un effetto ‘kick’ pensato apposta per la gran cassa e i suoni percussivi, una serie di riverberi, delay (anche tre contemporanei in serie, volendo), flanger etc.etc.

– il numero di synth monofonici utilizzabili è stato portato dalle 6 voci (con limitazioni) nel DS-10 /DS-10 plus, a 12 (senza limitazioni) nel DSN-12. Le 6 voci del DS-10/DS-10 plus erano in realtà: due complete (synth 1/synth 2) e 4 (quella della drum machine) fortemente limitate in durata e in altre caratteristiche… tutto questo adesso non c’è più, si tratta finalmente di 12 voci complete, indipendenti nel routing verso gli effetti, che possono essere quindi combinati, usati singolarmente o disattivati.

– di conseguenza anche il mixer è stato ridisegnato, ora occupa due diverse schermate che scorrono in orizzontale, 6 canali per ogni schermata (sono come i due DS-10 del DS-10 plus espanso, in definitiva…ma a disposizione senza limitazioni in una nuova interfaccia più agile e definita)

– il numero generale di tutte le principali funzionalità è stato aumentato: il numero di pattern portato a 64, il numero di step anch’esso a 64, il numero di traccie portato a 12, così i canali del mixer, i preset timbrici portati addirittura a 128, e non si tratta di una libreria globale comune a tutti i pezzi come nel ds-10, qui ogni canzone ha i suoi 128 preset e può fungere da libreria, una apposita funzione del menù di caricamento dei preset dei 12 synth permette di importarli direttamente da una delle canzoni salvate. Nulla vieta di farsi perciò una libreria o più librerie di suoni e di salvarli come canzoni: con 2 canzoni si avranno 256 preset da cui attingere per costruire la propria ulteriore libreria. associata al proprio pezzo, di 128 timbri.

– nella parte di seq relativo alla strutturazione della song si è conservato il meccanismo di impostazione dei mute, quindi è possibile tirare fuori da ogni pattern effettivo diverse variazioni attivando e disattivando i singolo canali tra i 12 disponibili, aumentando cosi il numero effettivo di pattern di cui si può disporre da 64 a 728 (64 pattern x 12 mute)

– nel seq dei pattern è possibile copiare ‘note e timbro’, ‘solo note’, ‘solo timbro’ e incollare in un synth diverso da quello d’origine, funzionalitá non possibile prima, mentre si è persa del tutto per strada la possibilitá di copiare incollare trasporre singole parti all’interno del piano roll (peccato!)….per la trasposizione lo si può comunque fare tramite parametri del synth o patch cord, ma per il copia e incolla non resta che scrivere

– nella schermata di setting della song, oltre a definire un numero diverso di step per ogni posizione della song, fino ad un massimo di 64 (come l’M01), è anche possibile impostare una velocità diversa in bpm per ciascuna di queste posizioni (sempre come l’M01)

– sono state aggiunte maggiori possibilità di interscambio dati via wifi locale e via internet (ma devo ancora testare questa funzionalità)….. però la comunicazione tra più ds-10 plus era possibile anche per il sync (anche se limitata ad un solo pattern che veniva riavviato a tempo, non ad un intera song), purtroppo non avendo più di un 3ds a disposizione, non posso dire con certezza che non sia stata implementata anche in questo caso, ma non mi sembra proprio che sia così a prima vista, forse sarebbe luna delle poche pecche in un miglioramento globale molto netto… Di sicuro lo scambio dati e il sync tra DS-10 e DSN-12 non funziona, ho fatto tutte le prove e non si vedono proprio, nemmeno solo per le patch (mentre si vedevano e si scambiavano dati un DS-10 e un DS-10 plus)

– anche la definizione grafica generale del software, soprattutto la schermata con i controlli del synth, è stata migliorata vistosamente: adesso le manopole sono ben arrotondate e definite, niente più pixel a vista! Se nel DS-10/DS-10 plus le schermate di controllo potevano essere switchate tra i due schermi, nel DSN-12 solo la schermata inferiore ospita i controlli del synth e del seq, la schermata superiore è stata destinata invece ad un oscilloscopio 3D, curioso, anche didattico volendo, ma che non aggiunge molto al software. L’oscilloscopio ha una propria schermata di controllo nello stesso stile di quelle del synth, con manopole e switch, utile per impostare i parametri che influenzano la visualizzazione dell’onda nel grande schermo 3D superiore del 3DS.

– Anche le schermate di loading iniziali (caricamento della song, o scambio dati, credits) sono molto cambiate rispetto al DS-10/DS-10 plus, in questo caso sono state realizzate riprendendole, come stile, dal M01/M01d.

Come conclusione un breve accenno all’unica nota non proprio splendida: l’automazione dei parametri real time, registrare cioè i movimenti delle manopole e dei potenziometri in modalitá song, presente nel DS-10 plus ma assente nel DS-10, non è possibile nemmeno in questo caso. Si possono però automatizzare alcuni parametri a scelta per ciascun pattern e per ciascun synth, utilizzando il kaosspad oppure tramite impostazione delle patch cords: dato che i pattern in sé in questo caso sono molto più lunghi di quelli del DS-10, l’assenza di un metodo di automazione globale (nel senso della durata del pezzo) ‘registrabile’ in real time è in qualche modo stato recuperato (anche se risulta più frammentato e meno ‘liscio’ che nel DS-10 plus). Questo naturalmente riguarda anche il mixer e tutti i suoi parametri, compresi effetti, niente registrazione real time per le automazioni del missaggio, i fade, i panning etc. potrá essere fatto semmai via sequencer, o tramite patch cords, e comunque a livello di singolo pattern e di singola voce.

Che dire…il nuovo modo di applicare gli effetti, il numero di voci, il numero di step per pattern, l’incredibile numero di variazioni possibili, fanno comunque del Korg DSN-12 una vera synth-loop machine, senza più patire delle limitazioni dei precedenti modelli: in realtá queste limitazioni erano gli unici difetti evidenti dei precursori del DSN-12, il suono anche se meno definito era comunque splendido in tutta la serie DS (un po’ meno emozionante la serie M01, anche se ora, con l’export midi dell’ultimo M01d sta finalmente guadagnando punti, almeno come strumento per abbozzare idee in mobilitá, da completare successivamente con strumenti più blasonati).

Mi auguro davvero che l’applicazione abbia una buona accoglienza di pubblico e di vendite e che sia uno stimolo a proseguire da parte di Korg e di Nintendo… proseguire questa meravigliosa, piccola saga dei synth per consolle.

alcune schermate del Korg DSN12

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Hands on: DSi XL!

6 Maggio 2011 Lascia un commento

Finalmente mi sono deciso a prendere il DSi XL.
La prima sensazione è quella di avere delle mani più piccole, piuttosto che un DSlite più grande….

dsi-xl-rosso-vinaccia

Il primo motivo per cui ho deciso di fare il gran passo è stato sicuramente il poter finalmente provare i molti titoli ormai disponibili come DSiware (e quindi acquistabili solamente online, dalla consolle, tramite DSiware Shop). Queste le applicazioni che ho acquistato appena acceso il mio nuovo e fiammante DSi XL color vinaccia:

1 – Rytmik, tutte le versioni disponibili (standard, rock, hip hop)
Delle tre versioni, la standard è sicuramente la migliore, più ricca di suoni, anche se i singoli preset non hanno le variations come nelle due versioni successive. Oltre a questo, la versione standard non dispone del secondo effetto (chorus): solo il delay, comune a tutte le tre versioni. Essenzialmente è un sequencer a 16 tracce, gestibili 4 alla volta in pattern riutilizzabili e combinabili tra di loro: contemporaneamente possono suonare fino a 4 di questi pattern (di 4 piste ciascuno). Sono proprio i 16 canali hardware dell’interfaccia audio del Nintendo (gli stessi a cui si appoggia anche Nitro Tracker). I suoni della versione standard sono quelli tipici dei synth dei generi più tecnologici, la versione rock ha una grande varietà di campioni di chitarra e basso elettrici, la versione hip hop invece è molto simile a quella standard, ma ha in più una selezione di campioni che simulano lo scracthing, particolarmente convincente in una delle demo incluse.
La qualità è medio-alta: direi che è sicuramente il miglior DSiware tra tutti quelli ricordati in questa lista.

Rytmik Hip Hop

Rytmik Rock

Rytmik

2 – Rhytm Core Alpha – un tracker con piano roll ed effetti dal sapore lofi /8bit. Molti i suoni diponibili, con almeno gli effetti basici. La schermata proncipale è suddivisa in due zone differenziate: i suoni percussivi con sequencer a griglia, e i suoni melodici con relativo piano roll. L’applicazione permette inoltre di trasporre una stesso pattern multitraccia su tonalità e armonie diverse (i rivolti sono automatici), in modo da permettere un uso live. L’interfaccia è molto retrò, con tutti gli elementi inseriti in una sola schermata e con popup modali per l’impostazione delle caratteristiche aggiuntive. I preset disponibili possono essere modificati con un inviluppo ADSR e con il vibrato (sega, quadra, sinusoide). Nel sito dello sviluppatore ci sono alcuni esempi di uso dell’applicazione in un contesto misto (registrando in studio, con una linea vocale, una di vocoder, del riverbero etc.) e il risultato non è niente male.

Rhytm Core Alpha

3 – alcuni DSiware dalla serie Music On (drums, electronic keyboards, retro synthesizers, electric guitar).
Music on: Drums è sicuramente il più completo tra i quattro acquistati. Si tratta di un sequencer multitraccia a griglia con la user interface tipica di una drum machine, ma grazie alla possibilità di pitchare i singoli campioni permette di realizzare pezzi completi. A questo proposito, oltre ai suoni di tutte le drum machine più famose, è presente anche una collezione di suoni di synth, basso, effetti 8bit etc.
E’ possibile definire pattern di lunghezza variabile, quindi anche su ritmiche dispari. Si può giocare con il pan, il volume e il pitch di ogni singolo step. Inoltre, la possibilità di programmare, in modalità song, i mute per ogni singola traccia (analogamente a quanto accade nel ds10 plus), completa la dotazione di software innalzandolo dallo stato di semplice giocattolo.
Music on: retro synthesizer e Music on: electronic keyboard sono due mini arranger con possibilità di programmare accordi su tonalità e armonie diverse associandoli ai diversi bottoni presenti nella consolle. Una dozzina gli stili disponibili, costituiti da 4 variazioni ciascuno (per i tre elementi: drums,bass,chords) e si può registrare e salvare cio che si esegue live. E’ presente inoltre una touch keyboard, per sunonare eventuali linee melodiche: i preset sono molto basici, forse troppo, sono comunque molto più interessanti quelli della versione retro.
Music on: electric guitar… Ottima simulazione di chitarra elettrica con fx stompers inclusi, si può addirittura stoppare il suono delle corde, creare glissando e arpeggi (random) automatici. Si riescono a produrre ottime sonorità di chitarra, con una varietà di effetti e impasti molto convincenti.
E’ stato l’ultimo software della serie Music on che ho acquistato, più che altro per curiosità, ed è invece sicuramente uno dei più convincenti della serie.

music on drums

music on retro keyboard

music on electronic keyboard

music on electric guitar

Questo per quanto riguarda i DSiware disponibili in campo musicale.
Sul fronte dei cartridge per slot 1, a parte il ds-10 standard distribuito in Europa (compatibile con qualsiasi Nintendo, dal DSLite in poi), per ora non è invece disponibile la versione plus specifica per DSi: la mia consolle è europea, quindi se voglio utilizzare il DS10 plus con la sua doppia dotazione di voci (disponibile solo su DSi e succesivi), non mi resta che sperare che il distributore si decida a pubblicarlo anche da noi….in verità pare ormai improbabile, comunque se anche voi siete interessati, non dovete perdere l’occasione di firmare questa petizione online! Chissà che firmando in molti riusciremo finalmente a smuovere il produttore, dato che nei blog del settore ha specificato più volte di non avere assolutamente in programma una versione pal per il mercato europeo.
Mentre per il ds-10 standard ho direttamente comprato il cartridge originale, e funziona egregiamente, l’unico modo per utilizzare, per ora, la versione plus è quella di ricorrere ad una R4i LL.
E’ chiaro che su R4i la rom funziona come su un normale DSLite: niente caratteristiche advanced disponibili solo su DSi, sarebbe necessario avere una consolle d’importazione (quindi o americana o gispponese) e un cartridge originale della solita provenienza (unica soluzione disponibile, la parte di hardware che nel DSì consente il raddoppio delle voci può essere attivata solo così, per ora non ci sono altre soluzioni disponibili). Analogamente, per praticità, sulla R4i sarà possibile caricare anche tutti gli homebrew audio disponibili per DSLite (vedi gli atri post di questa categoria).

Come giudizio finale devo dire che il DSì XL è molto più pratico dei modelli precedenti con il suo schermone più grande del 93%, ed ha molte possibilità in più rispetto ad un DSlite standard…. questi i pro: 2 videocamere, il browser molto ben fatto e completo, possibilità di acquistare software DSiware direttamente online, una microsd per fare i backups delle applicazioni scaricate, ed inoltre spazio aggiuntivo disponibile per canzoni, immagini etc…e questi i contro: anche se i due schermi sono molto più grandi rispetto a quelli di un DSLite, hanno però la stessa identica definizione in pixel, e quindi sono necessariamente molto più grandi come dimensioni…se a questo si aggiunge che non è possibile utilizzare le caratteristiche avanzate del ds-10 plus (il motivo principale per cui l’avevo acquistata) perchè region locked , non mi resta che consigliarvene l’acquisto, ma in una versione d’importazione (es, quella US, per la quale è già uscita da tempo la versione XSEED del DS-10 Plus).
Così avrete tutti i pro e nessun contro (a parte la dimensione esagerata dei pixel)….

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Korg M01 su Nintendo DSLite

15 febbraio 2011 Lascia un commento

 
Erano ormai diversi mesi (da Novembre) che mi aggiravo inquieto in internet cercando il modo per valutare ‘dal vero’ questo nuova applicazione musicale per Nintendo DS: il Korg M01. Dopo il successo del Korg DS-10, e il fortunato sequel Korg DS-10 plus, ecco uscire, quasi a sorpresa, l’emulazione di un altro noto sintetizzatore Korg: M01, uno dei tratti sonori caratteristici dell’elettronica anni ’90.
  

  
L’emulazione è molto buona, anche la resa sonora è discreta, considerando che l’engine audio interno del DSlite resta comunque a 12 bit. In cuffia, la resa sonora è più che accettabile, e l’effetto scatoletta degli speaker del DS è presto scongiurato.
Il Korg M01 versione DS è ben strutturato, l’applicazione si snoda da una schermata principale con tre opzioni: play, data exchange (via wifi), options (simile al ds10). Scegliendo play si avrà accesso al programma vero e proprio. Un sequencer a 8 traccie, strutturato in pattern da 1 a 64 step. Il sequencer è corredato da un mixer con mandata effetti (3 tipi di riverbero e un delay con possibilità di sync al tempo della song).
La wave table è analoga a quella del Korg m-01 originale. I timbri sono divisi in categorie: keyboard, guitar/mallet, bass, strings/pad, brass/reed, lead synth, poly synth, sound efx/other, hit/chord, drum kit.
Basilarmente i suoni sono campionamenti da strumenti veri o porzioni d’onda messe a loop e ‘smarginate’ con un inviluppo (la wave table dell’M01 in carne ed ossa).
I suoni melodici possono modificare ulteriormente il proprio inviluppo (A, Attack, R, Release), per tirar fuori, per es., un pad da un basso sintetico, o un suono percussivo da un violino.
I preset ritmici, invece, proprio come i campionatori e le SoundCanvas Roland di un tempo, permettono di impostare il pitch dei singoli sample percussivi liberamente: così, per esempio, da una kick drum standard, abbassando il pitch di una terza, si può ottenere una cassona electro niente male.
A questo si aggiunge un kaospad: i suoni melodici possono essere suonati sul pad utilizzando 30 scalature diverse e tutte le tonalità, quelli ritmici invece possono essere utilizzati per creare loop di batteria al volo.
Una keyboard di due ottave (simile a quella del Ds-10) e una schermata con le impostazioni globali del tempo e della durata di ogni singolo pattern (dei 99 concatenabili in una song) completano il quadro.
   

   
Come tutti i prodotti Korg, questo m-01 è veramente un piccolo capolavoro, e merita sicuramente un’analisi più approfondita (prossimamente sempre su queste pagine…)

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Daigasso DX : finalmente è diventato Jam with the band !

8 gennaio 2011 Lascia un commento

Jam with the bandDaigasso Dx, già trattato precedentemente sulle pagine di MusicaMiniMax, mi ha sempre intrigato in modo sinistro.
La versione originale giapponese, tutta piena di ideogrammi, ha contribuito in modo consistente a questo alone di imponderabile (come del resto il significato delle etichette delle varie schermate).
Mi è capitato spesso di perdermi e di non riuscire più a trovare ciò che stavo cercando, proprio perchè le etichette non potevano aiutrarmi nell’orientamento.
Ho finalmente messo le mani sulla versione europea, Jam with the band, con tutte le sue belle etichette grafiche tradotte, e finalmente ho potuto svelare a pieno le moltissime funzioni del gioco che ancora non avevo individuato.
E’ principalmente un sequencer a 8 piste in un formato molto simile allo standard midi, ma che può essere utilizzato anche per:

  • fare il Karaoke
  • per giochi di abilità musicale/ritmica
  • come player di basi
  • come strumento live con touch screen
    (metodi di input delle note: tramite tastiera, chitarra, voce!)

Grazie ai molti tool che si trovano online (Degausser, BDX Tool, visitate lo Yasu website per registrare i vari tool) creati originariamente per Daigasso DX, è possibile gestire la raccolta di canzoni inclusa in Jam with the band, in tutte le sue sfumature (ci sono varie tipologie di brani, residenti nella rom in spazi di memoria diversi): addiritura i brani possono trasfomati in standard midi, oppure dal midi covertiti ed importati nel gioco (se nel formato giusto).
Inoltre, online è possibile trovare un mega pack zeppo di canzoni, continuamente aggiornato (attualmente alla versione 2, almeno credo), con migliaia di pezzi che potranno essere tranquillamente gestiti con i tool ricordati poco sopra…..finalmente anche musica occidentale nota a tutti, e non solo canzoni di gruppi giapponesi, completamente sconosciute nel resto del mondo…provate voi ad utilizzare il Karaoke in giapponese con un brano che non avete mai sentito!
Magari così Daigasso DX ha perso un po’ del suo alone misterioso, ma di  certo Jam with the band ha acquistato molto in usabilità, facendosi finalmente conoscere in tutte le sue funzioni.
Consigliato a tutti sia per divertirsi con la musica (da soli o con gli amici), che anche come pratico blocco note musicale da portare sempre dietro per fissare eventuali idee sonore al volo.

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Korg DS-10 plus on DSlite!

20 Maggio 2010 2 commenti
                    
                 
        
          
Ho avuto finalmente modo di mettere le mani sul Korg DS-10 Plus, la versione migliorata delo storico DS-10 uscito ormai un paio di anni fa.
La rom sarebbe particolarmente adatta al Nintendo DSi, visto che in tal caso le voci del synth risulterebbero raddoppiate (6+6=12), ma anche caricandola sul DS-lite standard molte delle nuove caratteristiche risultano comunque disponibili.
Finalmente è possibile accedere a tutte le schermate anche in modalità song, quindi si possono eseguire più logicamente le automazioni, e anche suonare/registrare mentre sotto il brano scorre senza essere limitati alla singola battuta. Ho provato ad costruire una song di 16 battute consecutive, che, scorrendo una di seguito all’altra, mi consentono di improvvisare lunghe frasi, complete di cambi patch e automazioni di tutti i parametri, volume e pan (a 6 voci).
Oltre a questo importantissimo miglioramento, che di fatto rende il DS-10 Plus uno strumento completo e finalmente davvero utilizzabile, c’è da ricordare infine la possibiltità di automatizzare anche i mute/solo delle singole tracce, battuta per battuta. Questo, per esempio, produce come effetto immediato il poter utilizzare lo stesso pattern per 6 diverse varianti, facendo entrare una voce alla volta….tecnica che è alla base di tutta la musica loop based, con un effetto dinamico a terrazze che in qualche modo la imparenta con la musica barocca: in questo caso, finalmente, nel DS-10 plus non c’è più da moltplicare lo stesso loop per 6, occupando quindi 6 dei 16 slot disponibili per la memorizzazione dei pattern.
Così, senza dover moltiplicare e poi cancellare in ogni replica alcune delle voci, ma semplicemente ripetendo uno stesso loop 6 volte e poi agendo sui mute dei singoli canali, in modalità song sarà possibile costruire un discorso articolato partendo da un solo pattern di base.
A questo punto, non mi resta che aspettare che scenda il prezzo del DSì con lo schermone, e il DS-10 plus potrà davvero diventare il magic companion del musicista mobile provetto (o poveretto).
 
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Scoperto dopo: Dstar, sequencer MIDI per DS

13 settembre 2009 Lascia un commento
 
  


    

Avevo provato molte volte a caricare e provare sul mio DSlite questo homebrew, ma l’unica cosa che avevo ottenuto era una schermata nera persistente.
Ieri, durante un’ennesima prova, sono riuscito ad avviare una vecchia versione del 2006, molto più limitata rispetto all’ultima versione disponibile (fine 2007).
Il concetto di base era molto semplice: un sequencer a 16 note, ciascuna con un proprio volume, e 3 CC definibili a piacere per ciascuna delle 16 posizioni. 
Impostazione del tempo, del canale midi, e soprattutto, della lunghezza del pattern, che risulta completamente variabile per ciascuna delle sue caratteristiche (nota/volume, CC#1,CC#2 e CC#3,  indipendentemente l’una dall’altra). Dato che mi sembrava molto interessante anche questa versione un po’ più datata, ho deciso di voler capire meglio la ragione per cui l’ultima versione del software non funzionava altrettanto bene sul mio DSlite
Purtroppo la versione meno aggiornata di dstar funzionava solamente in coppia con l’interfaccia midi aggiuntiva (quella di natrium42), per cui il fatto di essere riuscito a far funzionare il sequencer aveva di per sé poco significato: non emetteva comunque alcun suono… Leggendo meglio il manuale, ho potuto constatare che era proprio il midi ad imperdire al mio DStar di avviarsi: una volta lanciato il DSMI (ovvero il server midi wifi disponibile anche per Windows), e dopo averlo configurato in modo che l’output puntasse a qualche risorsa sonora effetiivamente funzionante, ho potuto finalmente verificare che Dstar ultima versione si avviava e mostrava tutte le sue nuove caratteristiche. Non più la limitazione ad un solo pattern e ad una sola voce, ma 6 piste distinte, e soprattutto, 16 frasi intercambiabili (a tempo, come nel DS-10).
Poi, provando le varie combinazioni di tasti, ho scoperto che R + B = copy, mentre R + A = paste (tutte le 6 piste presenti nel pattern, contemporaneamente).
Con R + frecce destra e sinistra = ci si può spostare da pattern a pattern (tra i 16 disponibili). Con R + start = si salva invece l’attuale memoria, ritrovandola caricata al successivo avvio del sequencer.  Con L + frecce destra e sinistra = ci si può invece spostare tra i diversi canali all’interno dello stesso pattern (per completezza: con A si avvia in play il sequencer, X inverte la direzione di lettura e Y fa il re-trigger dell’attuale frase).
La cosa veramente geniale, e che avvicina in qualche modo questo Dstar al nascente Seno DS, o all’incredibile Hexatone per ipod/iphone, è senz’altro la lunghezza variabile degli elementi (indipendenti gli uni dagli altri), caratteristica che permette un uso particolarmente creativo del software. 
  
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Groovestep arriva alla prima release

30 dicembre 2008 Lascia un commento

       

Dopo varie beta anticipatorie, finalmente Groovestep arriva alla prima release stabile. Anche in questo caso non fatevi ingannare dall’interfaccia scarna ed essenziale: si tratta di uno step sequencer hardware (si avete letto bene, non è l’emulazione software di un sequencer vero, ma un’interfaccia di gestione del sequencer hardware contenuto nel Nintendo DS lite) con tutte le carte in regola per realizzare parti ritmiche complete, oppure, utilizzando dei loop invece che dei semplici campioni one shot, una perfetta loop machine. Anche l’output sonoro, di solito molto “debole” nel Nintendo DS lite, ha in questo caso una buona resa audio.

Attraverso le varie schermate si potrà avere accesso a molti parametri, alcuni dedicati alla timbrica (caricamento e looping dei campioni, LFO, filtri, inviluppi etc.), altri invece riservati alla loro automazione, alla composizione delle altre caratteristiche dei pattern, al loro susseguirsi nel tempo, al missaggio dei vari canali disponibili etc.
Ognuno di questi 16 canali potrà ospitare contemporaneamente due campioni diversi, da switchare tra di loro all’occorrenza in modo rapido, anche più volte all’interno di uno stesso pattern.
Tutte le maschere di sequencing sono state disegnate sullo stesso modello, incorporando in una unica schermata a barre verticali colorate il controllo di vari parametri raggruppati insieme (volume, muting, solo etc.).
Sebbene la song demo inclusa con il sequencer non renda affatto merito alla complessità dell’applicativo (esortiamo quindi l’autore a rimediare a questa lieve mancanza), Groovestep si conferma comunque come uno dei sequencer più interessanti attualmente disponibili per Nintendo DS (oltre naturalmente al più maturo Nitrotracker, già completo dell’ implementazione midi in entrata e uscita per mezzo del wifi).

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LSDJ: di che si tratta?

30 dicembre 2008 Lascia un commento

Vagando su google senza meta, ho letto che le rom da slot2, originariamente per Game Boy (advance, color etc.), possono essere lette su DS lite anche direttamente da una scheda homebrew per slot 1 (R4), utilizzando semplicemente un emulatore di GB. L’emulatore in questione è Lameboy, efficace e ben fatto, e finalmente, così, ho potuto eseguire tutte le applicazioni musicali per GameBoy che finora non avevo potuto mai utilizzare. I due principali programmi ancora oggi di una concreta utilità sono LittleSoundDJ e Nanoloop (di cui parlerò estesamente in una prossima review). 
 


LSDJ
a prima vista mi è sembrato solo un tracker prima maniera, molto primitivo e statico: al primo utilizzo non sono riuscito nemmeno a capire il meccanismo per navigare tra le numerose schermate, tanto che sono uscito dall’applicativo chiedendomi la ragione per cui fosse spesso citato dai vari appassionati.
Ma non mi sono dato comunque per vinto.
Dopo la lettura del manuale, molto ben fatto e completo, il programma mi ha finalmente rivelato tutte le sue peculiarità.
Intanto, appoggiandosi originariamente all’hardware del GameBoy, le risorse sonore disponibili sono due generatori (hardware) di pulses, un generatore wav e uno di rumore.
Ogni generatore ha la propria schermata di editing: per quello wav, ad esempio, c’è la sezione dedicata Synth, che produce le varie porzioni di onda da mettere a loop nel generatore vero e proprio per produrre il suono.
Il sequencer è articolato su più piani, (song, chain, phrases) e al suo interno possono essere automatizzati tutti i parametri presenti, tra cui il cutoff e la resonance etc.
Le note possono essere articolate anche tramite l’arpeggiatore interno (sia in stile c64 che come arpeggio armonico standard).
LSDJ contiene in sé molte risorse campionate (una lunga lista di drum machines storiche, una collezione di bassi, alcuni effetti sonori), e addirittura un generatore di fonemi, uno speech engine completamente programmabile (chiaramente in inglese). I campioni possono essere inoltre sostituiti tramite il comodo patcher presente sul sito del produttore (molti kit aggiuntivi sono disponibili gratuitamente sul web).  
      

  
     

Molto interessante è l’utilizzo live, che sul GameBoy originale era facilitato anche dalla possibiltà del sync midi: utilizzando un emulatore, però, quindi su un hardware diverso (in questo caso il DS lite), questa possibilità va ancora verificata.

L’utilizzo concreto che se ne può fare ai giorni nostri è quello di aggiungere un tocco “8bit” a composizioni magari create con altro, o magari utilizzarlo per realizzare parti ritmiche particolari, dal sapore industrial o comunque chip music oriented.
Questo perchè la vocazione dell’applicativo resta comunque quella di un tracker, e le parti melodiche più ariose sarebbero molto difficili da rendere, anche e soprattutto per la resa sonora.
Comunque, come in realtà accade spesso, è proprio il superfluo a diventare così necessario nella nostra musica elettronica “quotidiana”, quindi LSDJ è sicuramente un altro dei marchingegni “strani” che possono sempre tornar utili nella creazione di mobile music.

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Daigasso Band Brothers DX: music game o vero sequencer GM per DS?

28 novembre 2008 Lascia un commento
Giorni fa, googling around for some “music app for DS”, ho trovato uno strano ed interessante music game (di quelli ritmici, sul modello di “Elite Beat agents“, un altro dei titoli Nintendo appartenente alla stessa tipologia “ludico/musicale”).
Inizialmente, essendo i menù interni esclusivamente in lingua giapponese (la rom non è ancora uscita in Europa), m’è sembrato solo uno dei soliti giochi ritmici a cui ormai la Nintendo ci ha abituati da tempo…

  


   

Ma poi, ad un’analisi più approfondita, ho potuto constatare come in realtà fosse invece un completo sequencer General Midi, con:
– i suoi suoni gm inclusi, sia melodici che percussivi,
– con numerose schermate per la selezione e la modifica dei suoni stessi (sì! proprio un’ interfaccia synth con manopole, effetti, selezione delle forme d’onda, inviluppi ADSR etc.),
– di una sezione mixer,
– di una comoda funzione di accompagnamento e armonizzazione automatica (si inserisce una semplice melodia, e, a richiesta, l’armonia te la può fare il tuo DS!),
– di diversi metodi di imput delle note:
a) una tastiera touch, oppure
b) una interfaccia “guitar”, a corde virtuali (sulla falsa riga di Jam Sessions, anche per ciò che riguarda l’impostazione e l’esecuzione dei diversi tipi di accordo), ma con una meravigliosa possibiltà in più: poter suonare corda per corda….e via con arpeggi e scale! I suoni di questa “guitar” non devono essere scelti solo tra i preset “chitarristici” contenuti nella rom, ma si può spaziare tra uno qualsiasi dei suoni a disposizione….utilizzare un suono di synth (o di piano, o di fiati etc.etc.) suonandolo però come se uscisse dalle corde di una chitarra!
c) infine la possibiltà di scrivere le note nel sequencer direttamente “cantandole” nel microfonino del DS!
Daigasso DX, che è la seconda versione della rom originale Daigasso Band Brothers uscita qualche tempo fa (quindi non “DX”), permette di caricare un grande numero di canzoni già pronte (originali Nintendo, sono uscite anche alcune rom di estensione, oppure fatte dagli utenti in proprio, in tutto 100+100 songs), oltre a poter salvare le proprie composizioni.
Visto il grande successo del music game in Giappone, sono reperibili sul web diverse utility per Win e per Macosx che permettono di:

– caricare/scaricare/gestire i brani musicali contenuti nella rom,
– esportarli in formato midi standard, oppure
– riuscire ad importare nella rom i propri brani midi preferiti per eseguirli o modificarli.
Il sequencer, fornito di pentagramma e completissima dotazione di tools, è davvero una chicca, perfino con automazione dei vari parametri (almeno quelli principali del midi: durata della nota, panorama stereo, velocity, volume per l’intero strumento e per il singolo canale etc.).
E’ chiaro che non si tratta dell’applicazione più adatta alla creazione di produzioni musicali professionali, ma di un semplice blocco notes da viaggio su cui annotare le proprie idee musicali, i riff magici che vengono solo quando non si ha niente su cui fissarli…per tutto questo Daigasso DX è davvero eccezionale!
DBBDX è quindi una nuova entry da aggiungere alla lunga lista di applicazione audio reperibili attualmente per DS (Korg DS-1, Jam Sessions, NitroTracker, SpeedStep, GlitchDS, RepeaterDS, Protein DS, Dstep2, Dstar, Monome DS, ElectroPlankton etc.etc.). 
  
 
   
     
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Due Korg DS-10 in sync via wifi: un sequencer live con 12 voci

25 ottobre 2008 Lascia un commento

La collaborazione via wifi di due Nintendo DS (sync e passaggio di suoni e sessioni) è una delle più spassose possibiltà di utilizzo del Korg DS-10. Le due consolles si sincronizzano in modalità pattern, consentendo, grazie alla funzione di lock (che attende la fine del pattern in riproduzione in quel momento per avviare quello selezionato come successivo) un pefetto timing senza alcuna difficoltà di esecuzione.
Questo permette al setup una immediatezza live tutta particolare, consentendo di complicare gradevolmente la forse troppo semplice struttura di sequencing offerta con la modalità song.
E’ da sottolineare, però, che oltre alla possibilità di accedere al sequencer di canzoni a 100 battute, è preclusa anche la possibilità di utilizzare altre funzioni fra quelle solitamente disponibili, come ad esempio il caricamento dei preset per le voci di synth (6×2=12 voci, utilizzate in 32 pattern, 16 per consolle).
Per aggirare l’ostacolo, sarà necessario preparare prima la sessione di ciascuno dei due DS in modalita “assolo” (nella versione italiana si chiama così!), caricando tutti i suoni necessari successivamente per la sessione wifi. In questo modo i suoni potranno essere comunque scelti tra i preset salvati negli appositi slot. Infine, una volta salvata la sessione, non resterà che avviarne una nuova di tipo “ensamble”, e quando richiesto dal programma, caricare la sessione appena salvata.
I suoni in questo modo risulteranno precaricati nel DS anche in modalità sync via wifi.
Da sottolineare, però, che tutte le altre schermate delle patch per i synth e degli effetti si mantengono comunque editabili anche in modalità “ensamble”, come del resto il kaoss pad e la modalità di registrazione, quindi, in realtà, le possibilità di cui si continua a disporre restano comunque moltissime: non credo che aspetteremo molto prima di vedere il Korg DS-10 nei live-setup in giro (ci vorrebbe il midi via wifi, oltre che la sincronia fra più DS-10 in formato song….speriamo nella comunità homebrew!).



lo sviluppatore AQI si diverte in un video con più DS-10 sincronizzati via wifi
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