iPad: ecco la piaccellona!

 

    

 

La settimana scorsa, il giorno dopo l’uscita ufficiale annunciata in tutti i telegiornali nazionali, ho acquistato finalmente l’iPad (modello base, 16 giga senza wifi).
L’isteria collettiva provocata da questo nuovo gadget tecnologico è secondo me giustificata solo in parte: si tratta di un grosso iPod, un poco più pronto come processore (soprattutto se messo in relazione all’interfaccia grafica molto più grande…il processore è lo stesso dell’iphone 3gs), ma molto meno portabile rispetto alle iDevice più piccole. Non puoi girare con una "simil cornice digitale" sottobraccio senza sentirti un deficiente completo, quindi l’utilizzo è limitato, almeno per me, esclusivamente entro le mura di casa (indi per cui il 3g non mi serviva a niente)
Effettivamente, le applicazioni scritte appositamente per iPad hanno una marcia in più rispetto a quelle per iPod/iPhone, e questo proprio a causa dell’interfaccia grafica ad alta definizione e la compresenza di più funzioni permesse dal processore più veloce.
Anche le applicazioni native per iPod vengono visualizzate al doppio della loro dimensione originale, quindi molto più agevoli per il "diteggiamento": così, almeno, non mi sento più un vero deficiente che schiaccia minuscoli pulsantini con dita enormi, assicurando a tutti gli astanti che la cosa è semplice e senza difficoltà…(magari!)
   
     

  

Il motivo principale per cui ho comprato l’iPad è sicuramente il "rossissimo" Korg iElectribe, non disponibile per iPod/iPhone, ma ci sono anche molte altre applicazioni che vale la pena di ricordare: lo studio multitraccia della Sonoma, che funziona tramite audiopaste/audiocopy (vi ricordo che la cara Apple ha proibito agli sviluppatori l’utilizzo di Jo!library, quindi non resta altro metodo, per passare l’audio da applicazione ad applicazione, che ricorrerre al buffer interno di memoria, attivo dal firmware 3 dell’iphoneos…ne esistono due standard diversi, l’audiocopy/audiopaste di Sonoma, e la Pasteboard di Intua/Beatmaker).

  

     

Poi il sempre presente Sunvox, incredibilmente a suo agio nello schermone dell’iPad, e Isequence HD, versione ad alta definizione dell’apprezzatissimo equivalente per iPod/iPhone.
Anche Groovemaker, presente nello store Apple in vari flavour per iPod/iPhone, ha trovato nello schermo grande dell’iPad lo strumento ideale per un uso rapido e intuitivo: in basso ciascun loop avrà la sua strip di mixer per poterne definire le caratteristiche salienti.
 
      

 
Per concludere la carrellata di applicazioni loop oriented per iPad, va senz’altro citato Looptastic HD, con possibilità di import di materiale audio esterno (come la versione Producer su iPod/iPhone) e visualizzazione delle forme d’onda dei singoli loop, oltre naturalmente ad una dotazione di effetti più ricca rispetto alle versioni precedenti.

     

Una schiera di piccole applicazioni, originariamente per iPod/iPhone, permettono poi lo scambio di materiale tra audiopaste/audiocopy e Intua Pasteboard (Reforge, Audioview), in modo da permetterci di utilizzare comunque il materiale audio cross application così come facevamo con Jo!Library (quindi tutto questo "sommovimento" è servito a ben poco, se non a farci cambiare continuamente abitudini).

      

 
Per concludere la carrellata di applicazioni, vanno almeno ricordati i proncipali controller: da OSC (clone per iPad del ben più costoso Lemur), ad AC-7, con grafica iperrealistica molto ben fatta, oppure TrixMix2, già pre-impostato per il controllo di Reason, o ancora

      

 
Tra le applicazioni di imminente uscita, da ricordare, inoltre, 4pockets Aurora Studio HD, la versione per iPad dell’applicazione già disponibile per WM6: finalmente un clone vero del Tenorion (con addirittura qualche funzione in più….) con una interfaccia che non costringe più all’utilizzo dello stylus come nei palmari tradizionali (che in realtà, non mi dispiaceva affatto!).
A breve, maggiori dettagli sulla nuova iDevice, e tutti gli aggiornamenti su eventuali applicazioni studiate appositamente per la "piaccellona" Apple!

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