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Archive for luglio 2011

Tabletop: another reason….

29 luglio 2011 Lascia un commento

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Non ho potuto resistere al richiamo dell’ultima app di Retronyms, Tabletop: esattamente tutto ciò che si potrebbe desiderare da un ambiente modulare virtuale (a la Reason, ma non in versione ‘rack‘ verticale, semplicemente posizionata orizzontalmente su un ‘table‘, disposizione che la assimila di più ad Audiotool, l’applicazione flash online ospitata dalla community virtuale di Hobnox).

L’ambiente è costituito da 15 device di vario genere, 9 delle quali incluse nel pacchetto iniziale in vendita promozionalmente a 3.99 euro:

– una sampler a pad, tipo MPC, con suoni importabili tramite file sharing di iTunes, tutti i parametri sono automatizzabili (intonazione dei campioni, lunghezza della nota, due distinti canali per applicare effetti diversi), due modalitá di riproduzione possibili, one shot e loop.

– un player di campioni molto basico, con due ottave di estensione e controllo ADSR per l’inviluppo, offre una discreta selezione di preset

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– un pattern sequencer a grid con generatore sonoro incorporato, step in ottavi e sedicesimi

– un pattern sequencer per organizzare in blocchi l’output del sampler a pad

– filtro con controller xy automatizzabile

mixer a 8 canali automatizzabile con pan, master e indicatori di livello a led per ciascun canale

player di brani selezionabili direttamente dalla libreria iTunes dell’iPad, con possibilità di scratch del flusso audio

recorder stereo

– modulo di output (verso gli speaker dell’iPad) con indicatore di utilizzo della cpu

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Come inapp purchase sono invece disponibili per l’acquisto:

delay, reverb, chorus/flanger, filtro passa banda

fader incrociato a 2 canali

mixer a 4 canali con due mandate effetti ciascuno

– in futuro, una drum machine a campioni con i suoni delle batterie elettroniche ‘storiche’…

Queste a mio avviso le cose che vanno ancora migliorate:

– i vari tipi di sequencer associati alle device non permettono l’editing fine dei parametri, quindi non è possibile rifinire quanto registrato in real time

– non esiste piano roll (se non per il sequencer grid, dato che la grid è molto simile, almeno per concezione, al piano roll)

– non ci sono synth di stampo analogico

– l’app è indirizzata soprattutto all’iPad2, visto che sull’iPad1 il processore permette solo un uso limitato, ovvero delle catene molto semplificate di device, niente effetti o quasi…ad esempio su iPad1 nessuno dei demo inclusi con l’applicazione riesce a funzionare correttamente.

– il mixer a 8 piste compreso nel pacchetto base non permette il routing degli effetti, che quindi possono essere usati solo in insert sull’output principale delle device, mentre il mixer a 4 piste acquistabile come inapp purchase con 2 send differenziate per ciascun canale ha un prezzo a mio avviso non appropriato (7.99 euro) rispetto a quello dell’intera app (3.99 euro)

– lo stesso vale per gli effetti aggiuntivi, che hanno un costo di 3.99 euro cadauno

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Dire che Tabletop non vale la pena per il prezzo è una vera stupidata, soprattutto ora che è in offerta a 3.99 euro, ma mi auguro vivamente che negli update futuri la maggior parte delle problematiche rilevate in questo post siano prese in considerazione da Retronyms: allora sará davvero possibile fare un’analogia con uno splendido ambiente virtuale modulare come Reason.
Le risorse hardware ci dovrebbero giá essere tutte nell’iPad, visto che la prima versione di Reason funzionava ottimamente giá su un Pentium a 133mhz…

Categorie:iOS devices

Korg Monotron: my analog toy

26 luglio 2011 Lascia un commento

Korg Monotron

Una nuova tentazione dal mondo Korg, il minuscolo Monotron: economico, tascabile, analog…e non solo un ribbon synth, ma un filtro attivo da cui far transitare il mio mondo sonoro.

Vediamo le caratteristiche: dimensioni contenute, cm 12 x 7 x 3 di spessore, dorso e finiture in bianco, pannello nero con speaker incorporato e una fila di 5 manopole (VCO/pitch, LFO/rate, LFO/int., VCF/cutoff, VCF/peak) + 1 switch verticale a tre posizioni (stand by, MOD/pitch, MOD/cutoff). Pannello posteriore con: manopola volume, output cuffia, line input) e un ulteriore controller rotativo interno, da impostare con un cacciavitino, la regolazione dell’altezza relativa all’ottava del ribbon.

Prima di tutto, a prima vista, ho subito notato che manca una qualsiasi forma di inviluppo…successivamente, utilizzando il monotron, ho potuto constatare che l’inviluppo tipico ADSR puó essere emulato con l’utilizzo dell’LFO e dei due parametri di cui dispone nel pannello del synth: ad un valore basso di rate si ottengono senza difficolta’ forme basiche di inviluppo. A rate piú alti, invece, l’inviluppo viene ripetuto, con un effetto sequencer che ben si accompagna alle timbriche analog riproducibili dal generatore sonoro. Questo inviluppo ritmico é inoltre lo stesso applicato al filtro a cui puó essere sottoposta qualunque sorgente sonora esterna, tramite l’input linea posto nel pannello posteriore (l’input é stereo, anche se, in realtá, il filtro e il successivo output sono mono … vanno comunque sempre utilizzati, sia in entrata che in uscita, jack da 3,5 stereo, quelli standard delle cuffie, e non mono).

É possibile trovare diverse modification per il monotron cercando su Google, quella piú notevole è sicuramente la ponticellazione della board interna per aggiungere un connettore per sincronizzare il monotron con macchine esterne.

Per tutti quelli che non se la sentono di ‘moddare’ il proprio monotron per mandarlo a tempo con tutto il resto della strumentazione, c’è sempre la manopola luminosa che pulsa a tempo con il rate dell’LFO: fornisce una indicazione visiva della velocitá metronomica dell’oscillatore a bassa frequenza particolarmente utile per orientarsi nella sincronizzazione.

Categorie:Mobile Studio

Meteor per iPad

6 luglio 2011 Lascia un commento

 


Sono sempre stato un estimatore dei prodotti 4Pockets orientati all’audio: su WinMobile sono stati una pietra miliare.
Dopo Aurora, anche Meteor sbarca finalmente su iOS, ricevendo  grandi benefici dalle maggiori dimensioni dello schermo e dall’uso del multitouch.

La user interface si mantiene simile all’originale, persino nei colori, anche se la maggiore definizione dello schermo aggiunge qualcosa di nuovo, soprattutto negli effetti e nel mixer, che risulta  molto simile a quello di Aurora HD.

La struttura del programma è rimasta abbastanza simile alla versione originale per Windows Mobile:
– 12 tracce,

– editor audio per ciascuna,

– effetti (inizialmente in numero minore rispetto alla versione per pocket PC…. anche acquistando i tre effetti aggiuntivi disponibili come in app purchase, siamo sempre abbondatemente al di sotto dello standard a cui Meteor per WM ci aveva abituati) inoltre

– mixer con mandate, insert e effetti master…

Unica mancanza veramente imperdonabile, almeno per questa prima versione, è la possibilità di automatizzare i parametri degli effetti presenti (da sempre possibile nella versione per Windows Mobile). E’ possibile automatizzare solo i controller principali, quelli più tipici, ovvero volume, livello del segnale per la mandata effetti e panorama (basta!)
Chiaramente gli effetti della versione per iPad sono comunque molto più complessi rispetto agli equivalenti per WinMo: hanno più parametri, sono più gradevoli come interfaccia…con il primo update, in uscita in questi giorni (1.02) l’applicazione si arricchira’ di due effetti aggiuntivi: noise gate e tremolo (1,59 euro ciascuno) per completare la gamma di possibilita’ offerte dal multitraccia.

Le caratteristiche più interessanti di Meteor versione per iPad sono quindi:

– utilizzo della general pasteboard per caricare qualunque file prodotto in applicazioni esterne al multitraccia stesso (via audiopool)

– utilizzo di Sonoma Audio Copy versione 2 (con la possibilità di copiare tutte le piste contemporaneamente, ad esempio da Aurora HD, per poi incollarle nel multitraccia come file distinti, uno per traccia). Questa funzione torna utile ad esempio per far piùe copie dello stesso brano senza conservare le impostazioni dei vari effetti utilizzati (tali impostazioni non vengono copiate insieme ai file).

Routing ultra sofisticato del segnale, con effetti insert, master e tre mandate separate per ogni traccia.

Sono convinto che a breve, con i prossimi update, le attuali limitazioni saranno risolte (ovvero: l’automazione dei singoli parametri degli effetti, ma anche poter disporre di una porta midi in-out per controllare da un sequencer esterno tutti i paramentri del mixer e degli effetti…dato che il Core Midi è ormai di sistema, non credo che sarebbe troppo complesso da realizzare…. e non sarebbe affatto male….)

 

 

Categorie:iOS devices