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NanoStudio: ancora un passo avanti…

15 settembre 2010 Lascia un commento
  

  

Sono ormai diverse settimane che ho acquistato NanoStudio: l’eco che l’uscita del software ha riscosso sulla stampa specializzata mi aveva già da tempo preparato alla miriade di funzioni offerte da questa nuova app musicale. 
Non è stata per ora prodotta in versione universal, quindi su Ipad per ora è necessario utilizzarla in modalità compatibile (2x), ma a breve è prevista una nuova versione appositamente concepita a tale scopo (con caratteristiche aggiuntive unlockabili pagando una ulteriore fee). 
  


   

Nella sua versione attuale, Nanostudio è costituito da un sequencer multitraccia con possibilità di automazione dei parametri, quattro synth con più modalità di sintesi (persino tramite l’utilizzo di file wav come oscillatori, quindi come un sampler) e un sample player da utilizzare sia come drum machine che come loop player.
Lo studio è completato da un mixer con effetti (sia per singola traccia, che applicabili globalmente). 


   

Il suono è straordinario, l’usabilità una delle migliori per questa categoria di app. Le song create possono essere renderizzate in wav, gestibili poi facilmente tramite la wifi per scambiare il materiale sonoro prodotto con altre applicazioni musicali.
Unica nota per ora meno felice, è la mancanza totale del midi, ma questo è uno dei principali punti di forza dell’update annunciato dalla software house (in verità uno sviluppatore singolo che ha fatto tutto, certosinamente, da solo) per metà Settembre 2010.
Devo dire che, sinceramente, non c’è nessuna altra app che possa competere attualmente con Nanostudio (sia come qualità sonora che come usabilità): sebbene anche Xenon abbia in verità caratteristiche molto simili (e sia già uscito come universal app), come anche iSequence, tuttavia ciò che si riesce a comporre con Nanostudio parla esaustivamente con la propria voce delle possibilità incredibili offerte da questa app. La prima app che possa essere confrontata con Griff per PocketPC (che resta comunque ancora imbattuto!).
Altro punto a favore di questa applicazione è l’esistenza di una versione completa e gratuita sia per PC che per MacOSX (scaricabile dal sito dello sviluppatore) e di una ulteriore utility dedicata (nanosync) per mantenere allineate con il proprio ambiente locale song, campioni e preset.

Attenzione! Ricordate che salvando la song, non vengono al contempo salvati anche i preset dei vari Synth, quindi non dimenticate mai di salvarli nel banco di ciascun generatore, altrimenti il vostro pezzo non risulterà lo stesso quando lo ricaricherete per la seconda volta.
Con la song, infatti, vengono salvati solamente i kit di campioni del generatore sonoro TRG16 (la drum machine, per intendersi) e tutte le impostazioni ad esso connesse.

   


      

Se nella prossima versione includessero anche il supporto per Line 6 Midi Mobilizer, Nanostudio diverrebbe davvero la prima app professionale per iPad (adesso che è uscita l’interfaccia midi, saranno diverse le applicazioni che vorranno contendersi questo ruolo!).
Il supporto per campioni a 24 bit è invece già previsto nell’update di metà Settembre.
Provate intanto la versione per PC/MacOsx, saprà darvi la dimensione reale delle potenzialità di Nanostudio prima di effettuare l’acquisto effettivo su AppStore ….(ciò che comporrete su PC/Macosx potrete comunque riutilizzarlo successivamente nell’app per iDevice!)
   

Categorie:iOS devices