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Nanostudio 1.1 con Line 6 Midi Mobilizer

11 ottobre 2010 4 commenti

Sul sito dello sviluppatore l’update di Nanostudio alla versione 1.1 era previsto per metà Settembre: coincidendo con le mie ferie, ho immaginato che sarei partito con l’iPad e il controller midi, senza portarmi dietro nient’altro (….per suonare). Così è iniziata la mia peregrinazione quotidiana sul sito dello sviluppatore e sull’Apple Store, fiducioso che, a breve, avrei finalmente utilizzato le nuove caratteristiche midi di Nanostudio.
Devo dire che già da qualche settimana di anticipo mi ero munito della nuova interfaccia midi per iPad, il Line 6 Midi Mobilizer, che inizialmente avevo comprato a complemento del sample player/midi controller (sf2) bs16i, gemello per iPad del vsti bs16, di cui condivide le principali caratteristiche.
Nel forum dello sviluppatore avevo letto che il tempo necessario per il processo di validazione del software da parte di Apple sarebbe stato variabile: dai 7 ai 14 giorni.
Il software in realtà era stato sottoposto al giudizio di Apple il giorno 27 di Settembre, quindi i miei progetti di utilizzarlo durante le ferie settembrine erano evidentemente del tutto sfumati.
Ho continuato a controllare quotidianamente, anche al ritorno dalle ferie, ma la Apple ‘stavolta l’ha tirata veramente per le lunghe, e fino a Sabato 9 Ottobre non è stato possibile mettere le mani su questo ‘nanocapolavoro’…..
Che dire….come amo spesso ripetere sulle pagine di questo mio blog, difficilmente fino ad oggi sono stati eguagliati i fasti di Griff su PocketPC…ma stavolta ci siamo davvero!
Nanostudio è forse meno modulare (come studio integrato) rispetto a Griff, ma va spesso più in profondità, specialmente sul versante della sintesi sonora (e questo è normale ed inevitabile: sono passati molti anni, l’hardware ha fatto passi da giganti).
A questo punto si è reso necessario però trovare un controller midi adatto…sicuramente i più indicati come “stile” sarebbero stati i Korg Nano Controllers…. che purtroppo hanno solo la connessione usb e quindi ……nisba, niente Nano Controllers….(peccato! sembravano fatti apposta)
Potrei portarmi allora dietro l’Oxygen 8 di Midiman (m-audio): anche se portatile, risulta tuttavia un bel malloppo da trascinare in giro con l’iPad.
Mi sono ricordato di avere una mini master keyboard della Casio a pile, la GZ-5, con tanto di gestione dei controllers midi più tipici, oltre naturalmente a pitch e mod wheel.
4 pile AA (ricaricabili) bastano di solito quasi per due giorni, quindi questa mini keyboard Casio è davvero la compagna perfetta per pilotare (via Midi Mobilizer) il nuovo Nanostudio 1.1! Così non devo portarmi dietro anche il trasformatore, non devo trovare la presa di corrente a cui attaccarlo… finalmente, adesso (che piove) posso andarmene in campagna e disporre di tutto ciò che serve per suonare ‘davvero’…

Le principali novità di Nanostudio 1.1 sono:
– midi in via Line 6 Midi Mobilizer
– midi import/export
– copia dell’audio, sia con lo standard Intua general pasteboard, che con quello di Sonoma (dalla finestra di export, sia per i campioni che per l’intero mix)… Per quanto riguarda specificamente il Sonoma Standard, Nanostudio è compatibile sia con la versione 1.0 (un solo file alla volta), che con la 1.1 (file multipli, fino a 12 contemporaneamente).
– possibilità di export dell’intero progetto in formato .nsp (Nano Studio Project)
mixer globale con controllo del panorama per ciascun canale (prima non c’erà!)
– pieno supporto dei campioni a 24 bit
– latenza bassissima! Inavvertibile! E’ eccezionale, tranquillamente utilizzabile dal vivo sia come synth che come sample player!
Insieme all’applicazione per iPad, è uscita anche la versione gratuita per Windows e Macosx, in entrambi casi con il midi funzionante (provatelo!).
Inoltre nel sito dello sviluppatore (Blip Intercative) è disponibile per il download anche l’utility Nanosync (vers. 1.1), per il trasferimento dei campioni/progetti/midi file dall’iPad al proprio computer.
Ora, per un periodo di lunghezza variabile, mi dedicherò alla scoperta delle possibilità reali del software, della sua usabilità una volta immerso nella vita quotidiana….reggerà l’esile supporto del Midi Mobilizer allo stress della vita reale? Sarà agile lavorare con Audio Copy per aggiungere delle piste audio dall’esterno di Nanostudio (ma sempre dentro all’iPad)?
Due questioni, queste, tra le più importanti da verificare per un utilizzo realmente professionale.

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