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My hands on … Aurora!

12 febbraio 2010 Lascia un commento
 


    

Finalmente ho avuto modo di aggiungere Aurora al mio arsenale di applicazioni per PocketPc.
Adesso, insieme a Meteor, Audiobox e Stompbox ho completato finalmente il parco delle applicazioni musicali targate 4Pockets (tutte dei veri capolavori…sono programmi “veri”, non i soliti giocattoli da ipod/iphone).
Aurora è un vero gioiellino, una specie di versione per PocketPc del famoso Tenorion, con cui condivide l’idea principale dell’interfaccia, anche se in realtà Aurora ha molte altre funzioni aggiuntive non presenti nel modello di riferimento (e viceversa, vedi paragrafi sotto).
Intanto devo dire che, mentre nella versione demo avevo avuto diverse issue di prestazioni su un normale palmare con processore a 400 mhz, la versione completa non soffre di queste problematiche: l’ho addirittura istallata sulla scheda sd del palmare, ho settatto il driver audio per funzionare a 44100 (il massimo della qualità ottenibile)…e tuttavia, l’applicazione scorre ancora liscia come l’olio.
Al primo avvio è attiva la modalità semplificata: l’utente viene avvisato con un messaggio che è possibile passare all’interfaccia avanzata.
La modalità iniziale offre infatti solo le principali funzionalità, lasciando il resto nascosto.
Passando alla modalità avanzata saranno invece disponibili diverse sottopagine aggiuntive,  per permettere l’impostazione dettagliata di tutti gli aspetti del materiale sonoro tramite l’interfaccia a matrice.
  
 


     

– Riquadro di selezione del layer
la matrice in questo caso rappresenta 16 layer orizzontali (16 righe di bottoncini quadrati luminosi). Nei layer con kit perussivi, c’è un suono per ogni quadratino affiancato (nella medesima riga), mentre in un preset melodico, i quadratini affiancati saranno 14 note in scala (secondo la tonalità d’impianto).
I preset melodici potranno essere basilarmente di tre tipi: synthpad, synthesizer e sampler. A queste tre categorie corrisponderanno infatti 3 diversi strumenti virtuali, completi di svariati pannelli di impostazioni.
Il Synthpad, con tipo di sintesi additiva, offre le sonorità tipiche dei pad, morbide e dilatate, adatte per i tappeti armonici etc.
Il Synthesizer, un tipico sintetizzatore di stampo analogico (VCO, LFO, VCF, ADSR), con sintesi FM aggiuntiva, molto versatile, risulta adatto per tutte le sonorità elettroniche in genere. C’è addirittura un micro sequencer vecchio stampo (cursori verticali affiancati) da utilizzare sia per eventuali modulazioni di tono, che per quella degli altri parametri presenti
Il Sampler, con visualizzazione delle forme d’onda, oltre ai filtri e a vari parametri aggiuntivi per agire sul timbro, offre un editor per impostare il punto di loop,  la registrazione di nuovi suoni attraverso microfono incorporato, e l’eventuale selezione/caricamento di suoni wav esterni etc. etc.
 

 

   
    

 – Riquadro di selezione del pattern di note per il layer selezionato
Dopo aver selezionato il layer da utilizzare, l’applicazione mostrerà automaticamente la matrice in cui inserire le relative note. Come nel Tenorion, l’asse orizzontale corrisponderà al tempo, quello verticale all’altezza della nota. Premendo sul tasto Start, il cursore luminoso, rappresentato da una riga verticale di colore diverso, inizierà ad avanzare automaticamente nel pattern. Premendo contemporaneamente anche su R (Record), qualunque azione verrà eseguita sul display, sarà mentenuta in memoria e comincerà a ripetersi come loop in background.
A quel punto, dopo aver inserito la prima frase melodica, si potrà selezionare un diverso layer, quindi un diverso suono (a scelta tra uno dei 3 generatori sonori diversi), ed inserire un nuovo pattern melodico. Si potranno inserire 16 layer/pattern diversi per ogni block (quindi 16 suoni diversi per 16 frasi “parallele”).
         
– Riquadro di creazione/selezione dei blocks (block=insieme di 16 layer organizzati nel tempo in una porzione di 16 steps)
La matrice di selezione dei block sarà composta da 16 righe verticali. Ciascuna riga, composta di 16 bottoni, corrisponderà in realtà ai 16 layer affiancati, che potranno quindi proprio da qui essere attivati e disattivati.
Una volta terminato il primo block, dall’apposito bottone disposto in seconda posizione nella parte bassa dello schermo, si potrà accedere alla matrice in cui selezionare un nuovo block vuoto, ed iniziare così nella scelta del primo dei 16 layer e nella composizione del relativo pattern di note. E così via…
 
– Riquadro di composizione della song
Da questa particolare matrice, diversa dalle altre per la presenza di una riga aggiuntiva posta in basso (ma staccata), è possibile definire la catena di blocks che comporranno l’intera song
  
– Riquadro di impostazione del volume per ciascun layer (mixer)
Una apposita matrice avrà le funzioni di mixer multicanale, con tre mandate effetti. Ciascuna riga verticale rappresenterà infatti, nella parte bassa, il cursore del volume di ciascun layer, seguito subito sopra da tre bottoni per attivare/disattivare gli effetti associati.
        
– Riquadro di impostazione degli effetti (delay, compressore, riverbero): 3 bus effetti per ciascun layer
Da una serie di riquadri modali tempestati di piccole manopole, sarà possibile selezionare ed editare una serie completa di effetti: delay, riverbero, chorus, compressore, filtri etc.etc. con vari parametri per ciascuno completamente automatizzabili.
 
– Riquadro di automazione dei parametri degli effetti
Da una diversa matrice sarà quindi possibile automatizzare, per ciascun block, uno o più parametri a scelta fra quelli offerti dagli effetti associati. Potrà essere definito, ad esempio,  quale parametro far corrispondere all’ asse x, e quale all’ asse y.
 
– Riquadro atomizer
Nella matrice atomizer, una frase composta precedentemente potrà essere divisa in frammenti e ciclata: l’asse orizzontale corrisponderà ad un diverso valore di durata del frammento, che quindi si ripeterà per un numero diverso di volte nella stessa battuta in sedicesimi.
     
– Selettore di transpose per ciascun block
Ciascuno dei 16 block potrà essere trasposto e nè potrà quindi essere definito il tipo di scala (major, chromatic, lydian, misolydian etc.)
Di un block, verranno trasposte solamente le voci melodiche, non le parti ritmiche. Sarà molto semplice, quindi, dopo aver costruito un pattern convincente, crearne delle copie e trasporle nelle diverse tonalità.
 
Inoltre….
Export in formato wav di una parte o di tutto il materiale sonoro composto.
– Possibilità di configurare i bottoni del palmare per fornire funzioni proprie di Aurora invece che quelle standard offerte del sistema operativo.
Personalmente, continuerò ad utilizzare Griff, con il quale mi trovo per ora molto più a mio agio, ma è probabile che Aurora prenderà progressivamente il sopravvento (in coppia con gli altri prodotti 4Pockets), soprattutto nello sviluppo di Loop audio (e relative variazioni), da montare successivamente, grazie all’utilizzo del multitraccia Meteor, in song complete di pista vocale.
     
Categorie:Mobile Studio